Caro Genio..avrei da farti 4 domande
1)è giusto che una professore faccia compiti divisi in 2 categorie per quelli più bravi e quelli un po’ meno quindi più facili?
2)è giusto che una professore faccia 3 compiti diversi per non farci copiare?come facciamo a capire se sono equivalente per quanto riguarda la difficoltà?
3)quando la professoressa si arrabbia con noi può decidere in quel momento di fare un compito a sorpresa con voto solo per punizione?
4) sempre quando si arrabbia una professoressa può decidere di fare 2 domande a testa e mettere 2 se non si sa rispondere?
La risposta del Genio del male
Volendo dare una risposta ai tuoi quesiti, bisogna fin da subito precisare che l’insegnante nell’esercizio della sua professione, è tenuto a rispettare gli studenti tanto come persone quanto come alunni che si aspettano di imparar qualcosa dal suo operato. Se nella stessa classe vi sono studenti che abbisognano di tempi di apprendimento diversi rispetto a quelli degli altri, è loro preciso diritto che il docente ne tenga conto e la discriminazione che ne scaturisce è solo apparente. L’uguaglianza degli studenti all’interno della medesima classe non è formale, bensì sostanziale: il che significa che tutti devono poter imparare e ne devono avere l’effettiva possibilità. Starà, poi, alla buona volontà, alla pazienza ed alle capacità del professore cercare di ottemperare le diverse esigenze degli allievi della medesima classe. Quindi, a meno che non vi sia una lampante disparità di trattamento, verifiche con testo differente, ma qualitativamente sovrapponibile, non possono essere considerate illegittime. Resta sottinteso che se il dubbio è pesante basterà riferirlo al Dirigente scolastico che effettuerà un’immediata indagine.
Tuttavia i professori proprio così come devono rispettare il diritto allo studio di ciascuno, devono rispettare anche gli altri diritti che lo Statuto degli studenti attribuisce agli stessi. Il discorso si riferisce ovviamente ai voti affibbiati a guisa di punizione. Se un comportamento è scorretto lo studente ha diritto a ricevere la punizione, e da qui non si scappa, ma solo e solamente quelle che sono state previste dal Regolamento di Istituto a tal fine. Ogni provvedimento non previsto e dato allo scopo punitivo è illegittimo ed annullabile, tanto se si tratta di interrogazioni orali che compiti scritti.